Margherita Passalacqua
psicologa e psicoterapeuta
Un Diario è un’esperienza intensa, esplorativa, creativa, una scoperta, un collage di tanti “pezzi” che sembrano distanti e che invece si incontrano in armonia.
Un viaggio tra fantasia e realtà, conosciuto e sconosciuto, indefinito e definizione, che permette di entrare in contatto con alcuni aspetti di sé poco conosciuti per poterli poi conoscere, anche attraverso le immagini di Leda.
A chi fosse interessato a questo percorso, direi che è impegnativo ma gratificante e profondamente trasformativo. Ti permette anche di approfondire e scoprire alcuni aspetti di te e renderli comunicabili e condivisibili.
Margherita
“Sognare insieme”: il payoff di Margherita faceva già presagire che il suo Diario di luci coraggiose sarebbe stato un viaggio interessante.
Margherita, psicologa e psicoterapeuta milanese, mi ha contattato perché le servivano degli scatti per il suo sito web e per i profili social. Dell’identità visiva e del sito se ne stava occupando la mente fantasiosa di Clarissa Cozzi – Segui le Briciole, mentre ai testi stava lavorando Chiara Gandolfi – Balenalab.
L’esigenza che ha portato Margherita alla creazione di un sito non era legata solo alla comunicazione della sua attività ma nasceva dal desiderio di mettere la sua professione a disposizione di quante più persone possibili.
Analizzando il lavoro fatto sul questionario e sul diario cartaceo, si sono inizialmente disegnati più sentieri percorribili. Mano a mano che approfondivo il lavoro sulla mappa di Margherita, però, si è reso evidente che fra questi l’immaginario di riferimento era quello legato all’incontro.
Scrive Charles Pépin: “Di questa vita vera […], comprendiamo tutto ciò che deve alla forza dei nostri incontri. Si riassume tutta in questo movimento verso l’altro, in questa proiezione del mondo, in questa sete di fare luce sul mistero dell’alterità o di scoprire, attraverso gli altri, il nostro desiderio”.
È quindi incontro quello coi pazienti, certo, ma lo è anche quello che Margherita fa con Kannan, il suo cavallo, che fa nascere un rapporto di fiducia e di crescita reciproca. Ed è incontro quello che tutti facciamo coi nostri sogni, coi desideri, col mondo, con le esperienze.
Nell’incontro con l’altro, nel contatto con ciò sentiamo appartenerci e con ciò che, invece, percepiamo come lontano, scopriamo un pezzetto di noi stessi e facciamo un passo in più verso chi siamo veramente. È nell’incontro che sviluppiamo qualche talento e che ci apriamo a nuovi sguardi e possibilità differenti.
Con Margherita abbiamo quindi deciso di sviluppare due diversi shooting: uno nello studio dove riceve i suoi pazienti e uno negli spazi che divide con Kannan.
Volevo, ogni qualvolta possibile, cercare il controluce, far si che la luce facesse fisicamente parte dello scatto, a simboleggiare la funzione dell’incontro e il bianco ancora da scrivere. Abbiamo inoltre creato delle pose che potessero richiamare il sogno e dei semplici fotomontaggi dove Margherita incontra altre “se stessa”.
A volte ho cercato delle inquadrature, anche lontane, in cui dell’incontro ci fossero solo le tracce, sparse nelle attività dell’attesa e nello spazio. Altre volte, sono rimaste solo dei segni, lasciando alla fantasia di Clarissa la libertà di completarne l’idea.
Infine, ho applicato una correzione del colore leggera che riprendesse il contrasto dei colori del logo di Margherita, aumentando il blu delle ombre e dando un leggero tocco di calore alle luci.
Volevo che le tra le foto ci fosse molta varietà di sfondi, inquadrature e obiettivi perché desideravo che l’insieme delle foto desse un’idea di movimento. Soprattutto, desideravo che Margherita potesse rivedersi e ritrovare il suo percorso all’interno delle foto. E sono felice di esserci riuscita.
Mancare un incontro equivale a “sfilare accanto alla verità di noi stessi”. (Charles Pépin)
Anche tu vorresti lavorare a un Diario con me? Contattami.