Paletta Atelier
di Marina Lombardi – Studio di progettazione visiva.
Un Diario ha un approccio a tutto tondo, che inizia da un ascolto profondo e arriva alla restituzione di una sintesi autentica e coerente, fatta di parole e immagini.
È stato un viaggio di scoperta nel tempo della mia vita: passato, presente e futuro. È stato proprio bello consegnare questo viaggio a uno sguardo attento, paziente, premuroso. Mi sono sentita ascoltata e interpretata, accompagnata da una bella relazione di stima e fiducia reciproca.
Sono davvero grata di aver scelto una collaboratrice come Leda perché ho trovato molto più di una brava fotografa: ho scoperto una persona genuina, gentile e attenta.
Consiglierei un Diario a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco, andare in profondità e riemergere nella ricchezza della sua rilettura e delle sue foto autentiche.
Marina
Marina è un’osservatrice attenta del mondo, lo guarda e poi accoglie e raccoglie elementi di ogni tipo che possano raccontarlo con la loro impronta.
Come un’archeologa, per i suoi progetti visivi scava, si immerge, ascolta e porta alla luce gli elementi essenziali della storia, combinandoli in una sintesi armonica di colori e di segni grafici. Parte dal reale, dalla terra, dai colori primari e dalle orme. Poi ci mette lo spirito del gioco che, privo di giudizio, crea una mescola unica di tecniche analogiche e digitali in grado di restituire la personalità dei suoi clienti.
Marina mi ha contattato nel pieno di un rebranding iniziato dopo un percorso di mentoring. C’erano un nuovo sito da costruire, nuove foto da scattare e un nuovo nome da trovare alla sua attività di progettazione visiva e di laboratori di stampa analogica.
Alle parole ci ha pensato Chiara Gandolfi, mentre io e Marina ci siamo occupate, ciascuna nella propria area di competenza, della parte visiva.
La prima versione del progetto si è evoluta nel tempo, adattandosi ai vari tasselli che man mano si aggiungevano al materiale e alle idee per il sito. Pur cambiando, l’idea è rimasta fedele all’originale: foto con inquadrature che mettono in risalto griglie visive e trame, col soggetto in evidenza e lo sfondo dell’atelier vero e proprio.
Immaginavo foto in cui si alternassero scatti di dettaglio a visione più ampie dell’atelier: il passaggio è quello dal frammento, visto con la lente d’ingrandimento, alla storia nella sua totalità e nel suo insieme.
Volevo che il progetto del suo Diario avesse radici nella totalità del racconto, descrivendo l’ambiente così com’era, le azioni manuali della stampa, le mani, le tinte, un libro scelto dalla grande libreria. Così come i cassetti delle meraviglie pieni di oggetti e attrezzi, piccoli pezzi che, nelle mani e nella mente di Marina, tornano alla vita di cui sono traccia.
Così, analogico e digitale, bi e tridimensionale, linee vuote e forme piene, colore e bianco e nero si mescolano sui fogli e nelle foto del Paletta Atelier, creando impronte nuove.
Ti va di seguirle?
“Avventura e scoperta sono sicuramente i miei cavalli di battaglia.” (dal diario di Marina)
Anche tu vorresti lavorare con me? Contattami.